Retratto successorio in Italia
- Retratto successorio in Italia
- Come funziona il retratto successorio: i presupposti
- Il retratto successorio: quando si applica
- Modalità di esercizio della prelazione
- Conseguenze della violazione del diritto di prelazione
- Distinzione tra prelazione ereditaria, volontaria e testamentaria
- Consulenza legale per il retratto successorio per gli stranieri
La prelazione ereditaria è un diritto riconosciuto ai coeredi quando uno di essi desidera vendere la propria quota di eredità o una parte di essa. In questo caso, il coerede che esercita il diritto di prelazione ha la possibilità di acquistare la quota del venditore alle stesse condizioni offerte a terzi.
Questo meccanismo serve a garantire che i beni ereditari rimangano all’interno della famiglia, evitando che estranei entrino nella comunione ereditaria.
Di conseguenza, il coerede che intende alienare la propria quota è obbligato a comunicare la sua intenzione agli altri coeredi, specificando i termini e le condizioni dell’operazione attraverso una proposta contrattuale formale.
In questo contesto, Boschetti Studio Legale può offrire assistenza chiara e strategica, aiutando il cliente a comprendere i propri diritti e a esercitare la prelazione in modo tempestivo ed efficace. Ad esempio, lo studio può garantire che la comunicazione dell’intenzione di vendere la quota ereditaria venga gestita in conformità con la legge – anche qualora si tratti di retratto successorio per stranieri – evitando contestazioni future.
Va chiarito, inoltre, che il diritto di prelazione attribuisce ai coeredi una prelazione legale sulla quota di eredità, non sui singoli beni. Tale diritto sussiste fino al momento in cui non si perfeziona una divisione ereditaria. Ciò significa che, avvenuta la divisione, ai coeredi assegnatari dei diritti attribuiti con la divisione non spetterà un diritto prelazionario nel caso di vendita dei beni o dei diritti stessi.
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Come funziona il retratto successorio: i presupposti
Affinché si applichi la prelazione ereditaria, devono sussistere alcuni presupposti fondamentali. In primo luogo, deve esistere una comunione ereditaria, il che implica la presenza di più eredi.
Come già anticipato, la prelazione non opera se è già avvenuta la divisione dei beni ereditari, poiché una volta che i beni sono assegnati in proprietà esclusiva o in comunione, la comunione ereditaria cessa di esistere. Anche se la divisione è stata disposta dal testatore, la norma non si applica, perché in tal caso la comunione non si forma.
Un altro requisito è che la cessione della quota avvenga a titolo oneroso, ossia dietro pagamento o altro tipo di corrispettivo fungibile. Non è applicabile, ad esempio, in caso di donazione. La vendita deve riguardare la quota di eredità o una sua parte e deve essere destinata a un terzo estraneo alla comunione, escludendo così le cessioni tra coeredi.
La funzione principale di questo diritto è di mantenere la comunione ereditaria il più possibile all’interno della cerchia familiare, evitando l’ingresso di persone estranee. Ciò è importante per preservare l’integrità dei beni ereditari, prevenire frammentazioni eccessive e ridurre potenziali conflitti tra i coeredi. Mantenere i beni all’interno della famiglia facilita inoltre le future operazioni di divisione e l’ottimale gestione economica del patrimonio.
Se ci si trova in questa situazione, Boschetti Studio Legale può aiutare i coeredi interessati a bloccare la cessione a terzi, proteggendo i diritti di prelazione. Lo studio può anche intervenire per interpretare correttamente la normativa vigente e, in caso di cessione illegittima della quota a terzi, assistere nel recuperare la parte venduta tramite il diritto di riscatto.
Il retratto successorio: quando si applica
Il Codice civile disciplina la prelazione ereditaria applicabile in caso di vendita di una quota ereditaria. Normalmente, il patrimonio ereditario consiste in una molteplicità di beni, pertanto la cessione di una singola parte di un bene non rientra direttamente nell’ambito di applicazione della prelazione, a meno che quel bene rappresenti di fatto l’intero patrimonio o se le parti intendano considerare la vendita come una cessione dell’intera quota ereditaria.
Una situazione particolare si verifica quando un coerede coniugato in regime di comunione legale intende acquistare una quota ereditaria. In questo caso, non si applica la prelazione, poiché il coniuge entra in comunione per legge. Anche la cessione della nuda proprietà è soggetta alla prelazione, perché la norma fa riferimento alla quota ereditaria in generale.
In caso di vendita con patto di riscatto, la prelazione non si applica, poiché l’esercizio del diritto di riscatto preclude l’attivazione della prelazione. Lo stesso vale per le vendite con riserva di proprietà: la prelazione scatta solo con il trasferimento definitivo della proprietà, che avviene con il pagamento dell’ultima rata del prezzo.
Modalità di esercizio della prelazione
Il coerede che intende vendere la propria quota ereditaria deve inviare agli altri coeredi una vera e propria proposta contrattuale, non una semplice comunicazione d’intenti. In essa devono essere specificate tutte le condizioni della vendita, e i coeredi hanno due mesi di tempo dall’ultima notifica per esercitare il diritto di prelazione.
L’ausilio di un avvocato per redigere questa proposta in modo esaustivo, completo e conforme alla legge.
Se la prelazione non viene esercitata entro il predetto termine di prescrizione del retratto successorio, il venditore è libero di cedere la propria quota alle condizioni stabilite. Tuttavia, se la vendita non si conclude con un estraneo, il diritto di prelazione non si estingue.
In questa fase, l’assistenza di Boschetti Studio Legale è cruciale per redigere correttamente la proposta contrattuale e garantire che i termini siano legalmente vincolanti. Lo studio può seguire passo per passo il processo, dalla redazione della proposta alla gestione delle risposte degli altri coeredi, assicurando che tutti gli adempimenti legali siano rispettati.
Conseguenze della violazione del diritto di prelazione
Se il coerede vende la propria quota senza rispettare il diritto di prelazione, la vendita non viene annullata, ma gli altri coeredi possono esercitare il diritto di riscatto. Questo diritto consente di riscattare la quota venduta dall’acquirente o dai successivi acquirenti alle stesse condizioni previste nell’atto di vendita.
Va infatti specificato che quella del retratto successorio è una fattispecie complessa, che comprende due distinte fasi:
- il diritto di prelazione, in virtù del quale i soggetti che partecipano alla comunione hanno il diritto di essere preferiti rispetto a terze parti estranee alla comunione quando uno dei coeredi intenda vendere la sua quota nella persistenza del regime di comunione;
- il diritto di riscatto, avente natura assoluta ed esercitabile nei confronti di qualsiasi acquirente dei beni al quale, nella persistenza della comunione, questi siano stati venduti onerosamente in violazione del diritto di prelazione.
Quindi, al diritto di essere preferito nell’acquisto corrisponde l’obbligo per il coerede potenziale alienante di notificare agli altri coeredi la proposta di alienazione, mettendoli così in condizione di accettare e di attendere il decorso del tempo concesso dalla legge agli oblati prima di arrivare al perfezionamento del trasferimento.
Qualora tale obbligo non venga rispettato, viene attribuito ai coeredi dalla legge il diritto di riscattare la quota dall’acquirente ed ogni successivo avente causa.
Può quindi concludersi affermando che il diritto di riscatto rappresenta la riparazione più completa dell’inadempimento dell’obbligo di prelazione.
Boschetti Studio Legale può intervenire prontamente per tutelare i diritti del cliente, aiutandolo a esercitare il riscatto e a riottenere la quota venduta, agendo in tempi brevi per evitare il perfezionamento della cessione.
Distinzione tra prelazione ereditaria, volontaria e testamentaria
Oltre alla prelazione ereditaria, esistono altre forme di prelazione. Boschetti Studio Legale può assistere i clienti nel comprendere queste differenze e, se necessario, tutelarli in situazioni dove un accordo di prelazione volontaria sia stato violato o dove una disposizione testamentaria non sia stata rispettata. Lo studio può valutare le possibilità di ottenere un risarcimento o altre forme di tutela legale.
La prelazione volontaria è un accordo contrattuale stipulato tra i comproprietari, in cui ciascuno si impegna a concedere un diritto di preferenza a un altro comproprietario in caso di vendita della propria quota, e qualora tale prelazione venga violata, l’unico rimedio è il risarcimento del danno, senza possibilità di annullare la vendita a un terzo; la prelazione testamentaria, invece, è prevista da disposizioni contenute nel testamento del de cuius, che possono stabilire che determinati beni ereditari siano offerti in prelazione a specifici soggetti, e in caso di mancato rispetto possono essere previste sanzioni particolari o, in assenza di altre disposizioni, il risarcimento del danno, con lo scopo di mantenere i beni in famiglia o garantire che siano trasferiti alla persona designata dal testatore.
Consulenza legale per il retratto successorio per gli stranieri
La consulenza legale per il retratto successorio per stranieri è un servizio essenziale per affrontare le complessità del diritto ereditario internazionale. Il retratto successorio consente agli eredi di esercitare un diritto di prelazione su beni ereditati, ma se ti trovi all’estero, il suo funzionamento dipende dalla legge applicabile.
Secondo il Regolamento UE n. 650/2012, la legge che regola la successione è solitamente quella del paese in cui il defunto aveva la residenza abituale, a meno che non sia stata scelta la legge del paese di cittadinanza. Se i beni si trovano in un altro Stato, le norme locali potrebbero influenzare l’applicazione del retratto, soprattutto per i beni immobili.
È fondamentale esercitare il diritto di prelazione entro i termini stabiliti dalla legge e, se necessario, avviare un procedimento legale nel paese dove si trovano i beni. In questo contesto, affidati a Boschetti Studio Legale per ricevere una consulenza legale qualificata in diritto internazionale privato, ti aiuterà a gestire conflitti di leggi e a coordinare le giurisdizioni coinvolte, garantendo la corretta tutela dei diritti successori.
Hai questioni legate alla famiglia o alle eredità? Siamo qui per aiutarti. Lasciaci i tuoi dettagli qui sotto e parliamone. Ti contatteremo nel più breve tmepo possibile per capire come potremmo supportarti al meglio.
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Come si esercita il retratto successorio?
Il retratto successorio si esercita dopo la vendita di una quota ereditaria senza rispettare il diritto di prelazione. I coeredi riscattano la quota dall’acquirente, alle stesse condizioni della vendita, per reintegrarla nella comunione ereditaria.
Quanto dura il diritto di prelazione ereditaria?
Il diritto di prelazione ereditaria dura fino a due mesi dalla notifica formale della proposta di vendita da parte del coerede alienante. Se non viene esercitato entro tale termine, la quota può essere venduta a terzi.
Come si esercita il diritto di prelazione tra coeredi?
Il coerede che intende esercitare il diritto di prelazione deve accettare formalmente la proposta di vendita entro due mesi dalla notifica. L’accettazione permette di acquistare la quota alle stesse condizioni offerte a terzi.
Cos’è la prelazione ereditaria?
La prelazione ereditaria è un diritto riconosciuto ai coeredi, che consente loro di acquistare una quota ereditaria in vendita prima che sia ceduta a terzi, mantenendo i beni ereditari all’interno della famiglia.