Matrimonio per stranieri in Italia
- Matrimonio per stranieri in Italia
- Il matrimonio con cittadino straniero in Italia: quadro normativo di riferimento
- Requisiti legali per il matrimonio con uno straniero in Italia
- Il diritto al matrimonio per cittadini stranieri in Italia: profili costituzionali e strategie contro i matrimoni fittizi
- Iter procedurale per la celebrazione del matrimonio
- Il matrimonio con cittadino straniero non residente in Italia
- Tutela giuridica del coniuge straniero in caso di separazione e divorzio
- Effetti del matrimonio sulla cittadinanza e sul permesso di soggiorno
- Consulenza legale specializzata in diritto matrimoniale e dell'immigrazione
Il matrimonio tra persone di diversa nazionalità rappresenta una scelta sempre più frequente nella società contemporanea. La decisione di sposarsi in Italia quando uno dei partner è straniero richiede una preparazione accurata e la conoscenza delle normative specifiche, anche per capire quali sono i documenti necessari da ottenere. Le coppie di nazionalità diverse che desiderano celebrare il loro matrimonio nel territorio italiano devono affrontare procedure amministrative e legali, e confrontarsi con le norme di diritto dell’immigrazione: tutto ciò può sembrare un compito complesso, a prima vista.
Boschetti Studio Legale mette a disposizione la propria esperienza pluriennale nell’assistenza legale per il matrimonio con stranieri in Italia, guidando i futuri sposi attraverso ogni fase del processo. Il nostro team di professionisti specializzati fornisce supporto personalizzato per garantire che tutti i requisiti legali siano soddisfatti correttamente.
Considerato che per sposare un cittadino extracomunitario occorre gestire una procedura precisa, premunendosi di ottenere la documentazione necessaria per il matrimonio civile con straniero, il nostro studio offre consulenza completa per non incappare in spiacevoli sorprese. Assistiamo i clienti nella preparazione e verifica di tutti i documenti richiesti, in particolare, nella richiesta del nulla osta per matrimonio e nella pratica di richiesta del visto, laddove necessaria.
La nostra assistenza si estende anche alle questioni relative al permesso di soggiorno dopo il matrimonio con italiano e alle procedure per l’acquisizione della cittadinanza italiana per matrimonio: fasi cruciali che coronano l’integrazione dello straniero che si coniuga con il cittadino italiano.
Il matrimonio con cittadino straniero in Italia: quadro normativo di riferimento
Il quadro normativo che regola il matrimonio con stranieri in Italia si basa su norme nazionali e internazionali. La legislazione italiana garantisce il diritto al matrimonio dei cittadini stranieri, riconoscendo validità sia ai matrimoni civili che a quelli religiosi con effetti civili.
La disciplina principale si trova nel Codice Civile italiano, integrata dalla legge sull’immigrazione (D.Lgs. 286/1998) e dalle convenzioni internazionali ratificate dall’Italia. In particolare, la Convenzione dell’Aja del 1978 sulla celebrazione e il riconoscimento della validità dei matrimoni stabilisce regole fondamentali per i matrimoni internazionali.
Per le coppie di nazionalità diverse, il diritto internazionale privato determina quale legge nazionale debba essere applicata per valutare i requisiti sostanziali del matrimonio. La capacità matrimoniale viene verificata secondo la legge nazionale di ciascun nubendo, mentre la forma della celebrazione segue la legge italiana.
La giurisdizione per il matrimonio del cittadino straniero in Italia spetta agli ufficiali di stato civile dei comuni italiani. Questi hanno la competenza esclusiva per ricevere le pubblicazioni di matrimonio, verificare la regolarità dei documenti presentati, celebrare il matrimonio civile e trascrivere i matrimoni celebrati secondo altri riti religiosi.
Il sistema giuridico italiano prevede specifiche tutele per prevenire i matrimoni fittizi, con controlli più stringenti quando si tratta di matrimoni cittadini stranieri non residenti in Italia. Questi controlli mirano a verificare la genuinità dell’unione e il rispetto delle norme sull’immigrazione.
Le autorità consolari italiane all’estero svolgono un ruolo cruciale nel processo, essendo competenti per la legalizzazione dei documenti stranieri e, in alcuni casi, per la celebrazione stessa del matrimonio. La loro attività è regolata dalla Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari del 1963, che stabilisce i poteri dei consoli in materia di stato civile.
Requisiti legali per il matrimonio con uno straniero in Italia
I requisiti fondamentali per il matrimonio con stranieri in Italia seguono principi precisi stabiliti dalla normativa vigente. La legge italiana richiede che entrambi i futuri sposi soddisfino determinate condizioni, indipendentemente dalla loro nazionalità.
Il primo requisito essenziale è la capacità matrimoniale, che viene valutata secondo la legge nazionale di ciascun nubendo. Per sposare un cittadino extracomunitario, è necessario verificare che non sussistano impedimenti secondo la legge del paese di origine.
La documentazione necessaria per il matrimonio civile con straniero deve essere presentata in originale, tradotta e legalizzata. Il documento chiave è il nulla osta al matrimonio, rilasciato dall’autorità competente del paese di origine o dalla rappresentanza diplomatica in Italia. La richiesta nulla osta per matrimonio deve attestare che secondo la legge nazionale dello straniero non esistono impedimenti al matrimonio.
Va specificato che la Convenzione di Monaco, ratificata dall’Italia nel 1984, ha introdotto il “certificato di capacità matrimoniale”, che sostituisce il nulla osta previsto dall’art. 116 c.c. In base alla convenzione, il certificato viene rilasciato dall’autorità del paese di origine dello straniero, previa verifica dell’assenza di impedimenti legali al matrimonio.
Lo status di soggiorno dello straniero riveste particolare importanza. Sebbene non sia necessario un permesso di soggiorno per celebrare il matrimonio, la presenza regolare sul territorio facilita notevolmente le procedure. Il visto per il matrimonio con stranieri in Italia può essere richiesto, sotto forma di visto turistico, specificamente per questo scopo presso le rappresentanze diplomatiche italiane nel paese di origine.
Per i rifugiati e i richiedenti asilo si applicano procedure speciali, considerando la possibile difficoltà nel recuperare documenti dal paese di origine. In questi casi, il nulla osta può essere sostituito da un atto di notorietà giurato presso il tribunale.
Boschetti Studio Legale fornisce assistenza specializzata nella verifica dei requisiti e nella preparazione della documentazione necessaria, garantendo che tutte le condizioni legali siano soddisfatte prima di procedere con le pubblicazioni matrimoniali.
Il diritto al matrimonio per cittadini stranieri in Italia: profili costituzionali e strategie contro i matrimoni fittizi
In Italia, il diritto per i cittadini stranieri di contrarre matrimonio è regolato dall’art. 116 del codice civile, che richiede il possesso di un certificato di “nulla osta”. Questo documento, rilasciato dall’autorità competente del paese di origine dello straniero, attesta che non esistono impedimenti al matrimonio secondo le leggi del paese stesso. La presentazione del nulla osta è necessaria per procedere con le pubblicazioni e la celebrazione del matrimonio.
Con l’introduzione della L. 94/2009 (nota come “pacchetto sicurezza”), era stato aggiunto un ulteriore requisito per i cittadini stranieri: la regolarità del soggiorno. Secondo questa norma, gli stranieri privi di un permesso di soggiorno valido non potevano sposarsi in Italia.
Nonostante l’intento del legislatore fosse quello di contrastare i cosiddetti matrimoni “di comodo” – utilizzati per aggirare le norme sull’ingresso, il soggiorno e l’acquisizione della cittadinanza italiana – questa disposizione ha sollevato dubbi di costituzionalità. Impedire a uno straniero privo di permesso di soggiorno di sposarsi rappresentava una violazione del diritto alla libertà matrimoniale garantito dalla Costituzione.
Con la sentenza n. 245 del 25 luglio 2011, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 116, primo comma, del codice civile nella parte in cui subordinava il diritto al matrimonio alla regolarità del soggiorno. La Corte ha argomentato che, sebbene esista una differenza tra cittadini italiani e stranieri – in quanto i primi hanno un rapporto originario e permanente con lo Stato, mentre i secondi un rapporto acquisito e spesso temporaneo – i diritti inviolabili sanciti dall’art. 2 della Costituzione spettano a tutte le persone in quanto esseri umani, indipendentemente dalla loro cittadinanza.
Di conseguenza, oggi il diritto di sposarsi è riconosciuto come diritto fondamentale, non subordinato alla regolarità del soggiorno dello straniero. Il contrasto ai matrimoni di comodo viene gestito non tramite limitazioni normative, ma attraverso criteri di valutazione basati su indizi concreti, come indicato nella risoluzione del Consiglio d’Europa del 1997, intitolata “Misure da adottare in materia di lotta contro i matrimoni fittizi”.
Questa risoluzione individua alcuni elementi caratteristici dei matrimoni fittizi, tra cui: il pagamento per la celebrazione del matrimonio, l’assenza di convivenza tra i coniugi, la mancata condivisione delle responsabilità familiari, l’inesistenza di un rapporto personale prima del matrimonio, errori sui dati personali del partner e l’impossibilità di comunicare in una lingua comune.
Boschetti Studio Legale ha risolto con successo un caso in cui la Pubblica Amministrazione contestava la fattispecie del matrimonio fittizio, consentendo ai propri clienti di vedere riconosciuta l’effettività del loro matrimonio ai fini del rilascio del titolo di soggiorno per il coniuge straniero. In sostanza, la Questura di Roma aveva negato la carta di soggiorno per coniuge di cittadino italiano a uno straniero egiziano che aveva sposato una cittadina italiana, sostenenendo che il loro matrimonio era fittizio sulla base di alcuni fattori, in particolare la discordanza delle dichiarazioni dei due coniugi in sede di audizione. Siamo riusciti a dimostrare l’effettività del matrimonio, anche grazie a materiale fotografico, audiovisivo, tabulati telefonici e screenshot delle chat tra i due, ottenendo così dal giudice il riconoscimento del diritto all’unità familiare e, di conseguenza, il rilascio da parte della Questura di Roma della richiesta carta di soggiorno per familiare UE.
Iter procedurale per la celebrazione del matrimonio
La procedura per il matrimonio con stranieri in Italia segue un percorso ben definito. Si richiede particolare attenzione alle tempistiche e alla documentazione, se non si vuole correre il rischio di subire un provvedimento negativo o anche di rimanere imbrigliati nei ritardi procedurali dell’Amministrazione italiana. L’iter si sviluppa attraverso fasi successive, ciascuna delle quali deve essere completata correttamente per procedere alla celebrazione.
Primo passaggio è la fase preliminare delle pubblicazioni di matrimonio. Si tratta di un adempimento obbligatorio in quanto la legge prevede che, in mancanza delle pubblicazioni, il matrimonio non può essere celebrato. La funzione dell’istituto è rendere conoscibile ai terzi l’intenzione delle parti di contrarre matrimonio, per consentire l’eventuale opposizione, nonché per consentire all’ufficiale di stato civile di avviare gli accertamenti circa l’insussistenza di impedimenti al matrimonio.
Dunque, i futuri sposi devono presentarsi personalmente – o tramite persona che abbia ricevuto speciale incarico – all’ufficio di stato civile del comune di residenza di uno dei due per richiedere le pubblicazioni.
Le pubblicazioni rimangono esposte nella casa comunale, in uno spazio appositamente dedicato, per otto giorni consecutivi. Durante questo periodo, chiunque abbia motivo di opposizione al matrimonio, per cause previste dalla legge, può presentarla. Il Codice Civile stabilisce che il matrimonio non può essere celebrato prima del quarto giorno dalla conclusione delle pubblicazioni. Inoltre, trascorsi gli otto giorni, il matrimonio deve essere celebrato entro 180 giorni; in caso contrario, le pubblicazioni saranno considerate come mai effettuate.
Per le coppie di nazionalità diverse che scelgono il matrimonio civile, la cerimonia si svolge nella casa comunale davanti all’ufficiale di stato civile. È possibile richiedere la presenza di un interprete se uno dei nubendi non comprende sufficientemente l’italiano. La celebrazione può avvenire anche in un comune diverso da quello delle pubblicazioni, previa delega.
Infine, va detto che l’art. 111 del codice civile prevede dei casi espressamente tassativi in cui il matrimonio può essere celebrato “per procura”, tra cui “se uno degli sposi risiede all’estero e concorrono gravi motivi da valutarsi dal tribunale nella cui circoscrizione risiede l’altro sposo. L’autorizzazione e’ concessa con decreto non impugnabile emesso in camera di consiglio, sentito il pubblico ministero”. Questa fattispecie è da prendere in considerazione nel caso in cui lo straniero non riesca ad ottenere il visto d’ingresso per contrarre matrimonio. Tutto sta nel verificare se tale in fattispecie possa integrarsi il requisito dei “gravi motivi”.
Nel caso del matrimonio religioso con effetti civili, è necessario coordinare la procedura ecclesiastica con quella civile. I documenti per il matrimonio civile con straniero dovranno essere presentati sia alle autorità religiose che a quelle civili. Il ministro di culto che celebra il matrimonio deve essere autorizzato dalla legge italiana a farlo.
Durante la celebrazione, sia civile che religiosa, è fondamentale la presenza di due testimoni maggiorenni. Al termine della cerimonia, viene rilasciato l’atto di matrimonio, documento essenziale per le successive pratiche amministrative, inclusa la richiesta del permesso di soggiorno dopo matrimonio con italiano.
Come si è accennato parlando del matrimonio “per procura”, un quesito importante e pratico riguarda il tipo di visto d’ingresso richiesto per uno straniero che intenda sposare un cittadino italiano. Poiché il decreto ministeriale dell’11 maggio 2011 non prevede una specifica categoria di “visto per matrimonio”, lo straniero deve richiedere un visto per motivi di turismo. Oltre ai documenti standard necessari per il visto turistico, è richiesto anche il certificato di avvenute pubblicazioni, per dimostrare che lo scopo del viaggio è contrarre matrimonio con un cittadino italiano. Un eventuale provvedimento di diniego può essere impugnato facendo rilievo sul diritto dello straniero a contrarre matrimonio con cittadino italiano in condizioni di parità. Boschetti Studio Legale, oltre a patrocinare questo tipo di controversie, accompagna le coppie in ogni fase dell’iter, dalla preparazione iniziale della documentazione fino alla celebrazione, assicurando che tutte le procedure siano seguite correttamente e nei tempi previsti dalla legge, per evitare al cliente di subire ritardi o provvedimenti sfavorevoli.
Il matrimonio con cittadino straniero non residente in Italia
La celebrazione del matrimonio quando uno dei futuri sposi è uno straniero non residente in Italia è una fattispecie specifica, che richiede particolare cura e attenzione, implicando anche, come si è già detto, una pratica di richiesta del visto d’ingresso.
La prima considerazione, dunque, riguarda l’ingresso regolare in Italia. Il futuro sposo straniero dovrebbe ottenere un visto per il matrimonio con stranieri in Italia, rilasciato dalla rappresentanza diplomatica italiana nel paese di residenza, che in sostanza consisterebbe in un normale visto turistico nella cui istanza viene specificata la finalità del viaggio, ossia celebrare il matrimonio.
Tutti i documenti da presentare all’Ambasciata devono essere tradotti in italiano e legalizzati secondo le convenzioni internazionali applicabili. Sostanzialmente, il cittadino straniero richiede un visto turistico – sempre che non appartenga a uno Stato della “White List” per il quale non è previsto l’obbligo del visto per soggiorni fino a 90 giorni – producendo tutte le prove, incluse le pubblicazioni, che l’ingresso è collegato alla volontà di contrarre matrimonio nel suolo italiano.
Particolare attenzione viene dedicata al caso dello straniero irregolare. In queste situazioni, sebbene l’ordinamento italiano, come si è visto, non richieda espressamente un permesso di soggiorno valido per la celebrazione del matrimonio, potrebbero sorgere complicazioni pratiche nella gestione della documentazione e nelle procedure amministrative, per cui si tratta di una situazione che va gestita in modo prudente e con la dovuta professionalità.
Per le coppie internazionali che pianificano di stabilirsi in Italia dopo il matrimonio, è fondamentale considerare fin da subito le procedure per il successivo permesso di soggiorno. La pianificazione anticipata di questi aspetti può facilitare notevolmente il processo post-matrimoniale. Si tratta della procedura che porta il cittadino straniero coniugato con cittadino italiano a richiedere la carta di soggiorno per coniuge di cittadino dell’Unione Europea, previsto dal D.Lgs. n. 30/2007, che, recependo una direttiva dell’Unione Europea, regola il diritto alla libera circolazione e soggiorno dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari.
Organizzare un matrimonio con un partner straniero non residente in Italia può richiedere tempi di preparazione più lunghi rispetto alle procedure standard. È consigliabile iniziare l’organizzazione con almeno 6-8 mesi di anticipo per garantire che tutta la documentazione sia correttamente predisposta e che eventuali problematiche possano essere risolte senza compromettere la data pianificata per le nozze.
Questi sono i documenti imprescindibili per il partner straniero:
- Nulla osta al matrimonio: Questo documento attesta che, secondo le leggi del Paese di origine, non esistono impedimenti al matrimonio. Può essere rilasciato dall’autorità consolare del Paese di appartenenza in Italia o dall’autorità competente nel Paese d’origine, con successiva legalizzazione presso il Consolato o l’Ambasciata italiana. (Matrimonio)
- Atto di nascita: Rilasciato dal Paese di origine, deve essere tradotto e legalizzato.
- Passaporto valido: Documento di identità in corso di validità.
Data la complessità e la variabilità delle procedure in base al Paese di origine del partner straniero, è fondamentale iniziare i preparativi con largo anticipo. Questo permette di affrontare eventuali imprevisti e garantire che tutti i documenti siano in ordine per la data prevista del matrimonio.
Boschetti Studio Legale offre assistenza specifica per queste situazioni, guidando i futuri sposi attraverso le complessità burocratiche e assicurando che tutti i requisiti legali siano soddisfatti prima della celebrazione.
Tutela giuridica del coniuge straniero in caso di separazione e divorzio
La tutela dei diritti del coniuge straniero in caso di crisi matrimoniale è un aspetto fondamentale del diritto internazionale privato della famiglia. Le coppie di nazionalità diverse che affrontano una separazione o un divorzio devono considerare diverse implicazioni legali che coinvolgono sia l’ordinamento italiano che quello del paese di origine del coniuge straniero.
Secondo il Regolamento UE 1259/2010 (Roma III), la legge applicabile alla separazione e al divorzio può essere oggetto di accordo tra i coniugi. La scelta può ricadere tra:
- a) la legge dello Stato della residenza abituale dei coniugi al momento della conclusione dell’accordo;
- b) la legge dello Stato dell’ultima residenza abituale dei coniugi se uno di essi vi risiede ancora al momento della conclusione dell’accordo;
- c) la legge dello Stato di cui uno dei coniugi ha la cittadinanza al momento della conclusione dell’accordo;
- d) la legge del foro.
In mancanza dell’accordo tra le parti, il divorzio e la separazione personale sono disciplinati dalla legge dello Stato:
- a) della residenza abituale dei coniugi nel momento in cui è adita l’autorità giurisdizionale, o, in mancanza;
- b) dell’ultima residenza abituale dei coniugi sempre che tale periodo non si sia concluso più di un anno prima che fosse adita l’autorità giurisdizionale, se uno di essi vi risiede ancora nel momento in cui è adita l’autorità giurisdizionale; o, in mancanza;
- c) di cui i due coniugi sono cittadini nel momento in cui è adita l’autorità giurisdizionale; o, in mancanza;
- d) in cui è adita l’autorità giurisdizionale.
Il coniuge straniero gode degli stessi diritti del cittadino italiano in materia di mantenimento e assegno divorzile, assegnazione della casa coniugale, affidamento dei figli, diritti successori fino al passaggio in giudicato della sentenza di divorzio.
La giurisdizione italiana si determina secondo il Regolamento UE 2019/1111 (Bruxelles II-ter) per le questioni relative alla responsabilità genitoriale, e secondo il Regolamento UE 4/2009 per le obbligazioni alimentari. Questi strumenti garantiscono che le decisioni prese in Italia siano riconosciute negli altri Stati membri dell’UE.
Per i matrimoni di cittadini di diversa nazionalità che coinvolgono paesi extra-UE, si applicano le convenzioni internazionali specifiche o, in loro assenza, la legge n. 218/1995 sul diritto internazionale privato italiano.
Boschetti Studio Legale fornisce assistenza specializzata in queste situazioni delicate, garantendo una tutela completa dei diritti del coniuge straniero e assistendo nelle procedure di separazione e divorzio con profili transnazionali.
Effetti del matrimonio sulla cittadinanza e sul permesso di soggiorno
Il matrimonio con un cittadino italiano apre importanti possibilità per il coniuge straniero, sia in termini di cittadinanza italiana per matrimonio che di diritti di soggiorno.
Per quanto riguarda la cittadinanza italiana per matrimonio, i requisiti sono cambiati negli anni. Attualmente, il coniuge straniero può presentare la richiesta cittadinanza italiana per matrimonio dopo:
- 2 anni di residenza successivi al matrimonio, se residente legalmente in Italia
- 3 anni dal matrimonio, se residente all’estero
Questi termini sono dimezzati in presenza di figli nati o adottati dai coniugi
La documentazione cittadinanza italiana per matrimonio deve essere completa e accurata. Il procedimento richiede:
- Certificato di matrimonio trascritto in Italia
- Documentazione attestante la residenza e lo stato di famiglia
- Titolo di soggiorno e passaporto
- Certificato penale del paese di origine
- Certificazione della conoscenza della lingua italiana livello B1
Per avviare la procedura di cittadinanza italiana per matrimonio occorre presentare domanda attraverso il portale del Ministero dell’Interno. Durante l’iter, che può durare 24 mesi prorogabili fino a un massimo di 36 mesi, il richiedente deve mantenere il vincolo matrimoniale, posto che la cittadinanza non può essere riconosciuta se prima del decreto è avvenuto lo scioglimento del matrimonio (anche per morte del coniuge). La concessione della cittadinanza può essere negata, inoltre, per motivi di sicurezza della Repubblica e per la presenza di condanne penali di una certa rilevanza, laddove non sia intervenuta la riabilitazione penale.
Lo straniero che contrae matrimonio con cittadino italiano può richiedere la carta di soggiorno per familiare di cittadino Ue, ai sensi del d. lgs. n. 30/2007, della durata iniziale di 5 anni.
Boschetti Studio Legale offre consulenza specializzata per gestire queste procedure complesse, assistendo i clienti dalla preparazione della documentazione fino all’ottenimento del permesso di soggiorno appropriato e, in seguito della cittadinanza italiana per matrimonio. Ci adoperiamo per sollecitare le procedure e a presentare diffide ad adempiere o il ricorso al Tar contro il silenzio, se l’Amministrazione non conclude il procedimento entro i termini di legge.
Consulenza legale specializzata in diritto matrimoniale e dell’immigrazione
La complessità delle procedure per il matrimonio con stranieri in Italia richiede un’assistenza legale qualificata, trattandosi di questioni transnazionali, che richiedono l’ampia conoscenza delle norme di diritto internazionale privato, della cittadinanza italiana e del diritto dell’immigrazione.
Ebbene, dette materie costituiscono l’expertise di Boschetti Studio Legale, che pertanto, può offrire una consulenza completa che copre ogni aspetto del matrimonio del cittadino straniero in Italia, dalla fase preparatoria fino alle procedure post-matrimoniali.
Il nostro team di professionisti specializzati fornisce, tra l’altro:
- Analisi preliminare della situazione specifica della coppia
- Verifica della documentazione necessaria per il matrimonio civile con straniero
- Assistenza nella richiesta nulla osta per matrimonio
- Assistenza nella richiesta delle pubblicazioni
- Assistenza nei casi di matrimonio per procura
- Supporto per i matrimoni cittadini stranieri non residenti in Italia
- Consulenza per i casi di matrimonio con straniero irregolare o con visto turistico
- Gestione delle procedure per il visto per il matrimonio con stranieri in Italia
- Gestione della richiesta della carta di soggiorno per coniuge di cittadino italiano
- Gestione nella pratica di richiesta della cittadinanza italiana per matrimonio
Con riguardo alle procedure per l’ottenimento della cittadinanza italiana per matrimonio, ci occupiamo da oltre 15 anni della preparazione e presentazione della documentazione necessaria, del monitoraggio delle pratiche e l’assistenza durante tutto l’iter amministrativo, al fine di contrastare le sempre presenti lungaggini degli uffici della Pubblica Amministrazione italiana.
Contestiamo davanti l’autorità giudiziaria amministrativa l’eventuale decorso del termine del procedimento, se l’Amministrazione non ha ancora deciso la domanda, e impugniamo eventuali provvedimenti di diniego della cittadinanza italiana per matrimonio, anche per questioni collegate ai matrimoni fittizi. Inoltre, ci occupiamo della richiesta del permesso di soggiorno (o della carta di soggiorno) successivamente al matrimonio con straniero in Italia.
Il valore aggiunto della nostra consulenza risiede nella capacità di prevenire potenziali problematiche burocratiche, ottimizzare i tempi di attesa, garantire la corretta presentazione della documentazione, fornire supporto multilingue, e assicurare un’assistenza personalizzata: frutto di un’esperienza quasi ventennale nelle materie del diritto dell’immigrazione, cittadinanza italiana e diritto internazionale privato.
Come possiamo aiutarti
Boschetti Studio Legale mette a disposizione l’esperienza del proprio team di avvocati nel diritto matrimoniale internazionale per supportare le coppie di nazionalità diverse in ogni fase del loro percorso verso il matrimonio e oltre.
Il nostro approccio personalizzato si traduce in un servizio completo che parte da una consulenza iniziale approfondita per valutare la situazione specifica della coppia. Proseguiamo con una pianificazione dettagliata delle procedure necessarie, garantendo assistenza nella preparazione e verifica di tutti i documenti, mantenendo un supporto continuo durante l’intero processo.
Per chi sta considerando il matrimonio con stranieri in Italia, la nostra assistenza specializzata copre ogni aspetto: dalla verifica dei requisiti e della documentazione necessaria alla preparazione e presentazione delle richieste di nulla osta. Gestiamo con competenza le procedure per il matrimonio civile con straniero e forniamo supporto specifico per i casi di matrimonio con straniero con visto turistico, occupandoci anche dell’ottenimento del visto per il matrimonio con stranieri in Italia.
Il nostro studio si distingue per una comunicazione chiara e costante, garantendo aggiornamenti regolari sullo stato delle pratiche. Mettiamo al primo posto la massima attenzione ai dettagli, offrendo un supporto multilingue per facilitare la comprensione di ogni aspetto procedurale.
Comprendiamo che ogni situazione è unica e particolare. Per questo motivo, la prima consulenza rappresenta un momento fondamentale durante il quale analizziamo nel dettaglio la vostra situazione, identifichiamo le procedure necessarie e delineiamo una strategia personalizzata. In questa fase, forniamo una tempistica chiara e ci assicuriamo di rispondere a tutti i vostri dubbi e domande.
Per richiedere una consulenza o ricevere maggiori informazioni, il nostro team è pronto ad assistervi attraverso i nostri canali preferenziali, guidandovi con professionalità nel vostro percorso verso il matrimonio in Italia, e alle eventuali pratiche di richiesta del titolo di soggiorno e, infine, della cittadinanza italiana per matrimonio.
Hai questioni legate alla famiglia o alle eredità? Siamo qui per aiutarti. Lasciaci i tuoi dettagli qui sotto e parliamone. Ti contatteremo nel più breve tmepo possibile per capire come potremmo supportarti al meglio.
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Quali documenti servono per sposare uno straniero in Italia?
Per sposare uno straniero in Italia servono passaporto valido, nulla osta al matrimonio rilasciato dal paese d’origine o dall’ambasciata in Italia, certificato di nascita tradotto e legalizzato, certificato di stato libero che dimostri l’assenza di altri matrimoni. Per il cittadino italiano occorrono documento d’identità e stato libero. Tutti i documenti stranieri devono essere tradotti in italiano e legalizzati, tranne per i paesi che hanno accordi specifici con l’Italia. È opportuno presentare, laddove possibile, anche un documento che attesti la regolarità del soggiorno dello straniero al momento delle pubblicazioni.
È possibile sposare uno straniero irregolare in Italia?
Sposare uno straniero irregolare in Italia è tecnicamente possibile poiché la Costituzione italiana riconosce il matrimonio come diritto fondamentale, indipendentemente dallo status di soggiorno. Tuttavia, il processo presenta maggiori complessità burocratiche e verifiche più approfondite da parte delle autorità. È essenziale che lo straniero possa comunque presentare un documento d’identità valido e il nulla osta del suo paese. Le autorità potrebbero effettuare controlli aggiuntivi per verificare la genuinità dell’unione.
Cosa è il nulla osta al matrimonio e come si ottiene?
Il nulla osta al matrimonio è un documento fondamentale che certifica l’assenza di impedimenti al matrimonio secondo la legge del paese d’origine dello straniero. Si ottiene presentando richiesta presso l’ambasciata o il consolato del proprio paese in Italia, oppure presso l’autorità competente nel paese d’origine. È necessario presentare documenti personali come passaporto, certificato di nascita e stato libero. Una volta ottenuto, il nulla osta deve essere legalizzato presso la Prefettura italiana, salvo esistano convenzioni internazionali che ne esentino.
Quali sono i requisiti per la cittadinanza italiana per matrimonio?
Per ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio è necessario essere sposati con un cittadino italiano e residenti in Italia da almeno 2 anni dopo il matrimonio, o, se residenti all’estero, che siano trascorsi 3 anni dal matrimonio: termini dimezzati in presenza di figli. È richiesta la conoscenza della lingua italiana a livello B1, l’assenza di precedenti penali rilevanti, la regolarità del soggiorno e l’effettività del matrimonio (che potrebbe essere oggetto di controllo da parte delle autorità). La domanda va presentata online attraverso il portale del Ministero dell’Interno, allegando tutta la documentazione richiesta.