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Mantenimento dei genitori

Il mantenimento dei genitori che vivono all’estero è un obbligo giuridico e morale. Le leggi italiane prevedono che i figli sostengano economicamente i genitori in difficoltà. È una questione che può richiedere l’intervento di strumenti legali specifici.

Il tema del mantenimento dei genitori è un aspetto delicato che merita attenzione e approfondimenti proprio come altri temi del diritto di famiglia.

Tale obbligo è previsto dalla legge e trova nel Codice civile la sua puntuale disciplina, prevedendo infatti non solo che tale obbligo sussista in capo ai genitori verso i figli, ma anche il caso inverso, ovverosia che sussista l’obbligo di mantenimento dei genitori in stato di bisogno da parte dei figli, anche adottivi.

Qualora i figli siano impossibilitati a prestare assistenza economica ai genitori, questa diventerà onere dei nipoti e via via dei discendenti.

Il mantenimento – anche il mantenimento dei genitori all’estero – è solitamente graduato in base alla capacità del singolo. Infatti, il figlio potrà decidere di corrispondere al genitore un assegno periodico, oppure di accoglierlo e mantenerlo nella propria casa.

Sorge in capo al figlio un vero e proprio obbligo civilistico di assistenza a contenuto patrimoniale, cui fa da contraltare il diritto del genitore alla prestazione assistenziale.

Infatti, in caso di violazione dell’obbligo è possibile adire l’autorità giudiziaria al fine di richiedere in via giudiziale la corresponsione del mantenimento in favore dell’avente diritto.

In situazioni in cui si tratta di persona residente all’estero, l’obbligo di mantenimento dei genitori da parte dei figli può sollevare interrogativi legali complessi, anche quando i soggetti coinvolti sono stranieri residenti in Italia, o vi è un coniuge straniero.

Risolviamo le tue questioni legali di famiglia.

Consulenza legale per il mantenimento dei genitori

Come accennato, la legge italiana prevede in capo al figlio alcuni obblighi nei confronti dei suoi genitori e della sua famiglia. Fra i primi doveri, innanzitutto vi è quello di rispettare i genitori e di contribuire al mantenimento della famiglia secondo le proprie capacità, sostanze e reddito.

Il fondamento dell’obbligo di mantenimento – anche nel caso di mantenimento dei figli con genitori all’estero – viene tradizionalmente rinvenuto nella solidarietà che deve animare i componenti della famiglia.

Ciò significa che il figlio che convive con i genitori ma percepisce anche redditi propri, ha il dovere di contribuire al mantenimento degli stessi, laddove siano in ristrettezze economiche.

Solitamente questo dovere termina quando il figlio lascia la casa familiare, ma rimane fermo il suo dovere di provvedere al sostentamento minimo dei suoi genitori laddove essi si trovino in condizioni di bisogno.

Quando si tratta di mantenimento verso i genitori da parte dei figli, e i suddetti ascendenti si trovano all’estero, è di fondamentale importanza chiarire che tale obbligo permane ed è valido indipendentemente dalla residenza dei genitori. Pertanto, se un genitore risiede in un Paese diverso dall’Italia, i figli sono comunque gravati dall’obbligo di garantirgli il sostentamento.

Giova a tal fine specificare che le obbligazioni alimentari che sorgono nell’ambito della famiglia oltre i confini nazionali – come nel caso di mantenimento di genitori all’estero – sono regolate interamente da fonti sovranazionali.

Infatti, mentre in passato si era tentata un’unificazione attraverso convenzioni internazionali, oggi il Regolamento CE 4/2009 rappresenta la principale fonte relativamente alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia di obbligazioni alimentari derivanti da rapporti di famiglia, parentela, matrimonio, affinità.

Sotto il profilo internazional privatistico, la disciplina delle obbligazioni alimentari è stata interessata da profondi mutamenti a seguito dell’entrata in vigore del già menzionato Regolamento.

Alla luce della generica formulazione contenuta nella normativa richiamata, nel contesto internazionale e comunitario gli obblighi di mantenimento sono del tutto equiparati a quelli alimentari, ancorché nel nostro ordinamento interno essi siano ritenuti distinti.

La disciplina del diritto di famiglia internazionale che prevede l’obbligo a carico dei figli di mantenere i genitori è regolata dalla Convenzione dell’Aia del 23 novembre 2007 sui “rapporti di alimenti”.

Questa Convenzione ha lo scopo di stabilire norme comuni per la determinazione dell’obbligo alimentare nei confronti di parenti, tra cui rientra anche l’obbligo di mantenimento dei genitori da parte dei figli. Nello specifico:

  • La Convenzione dell’Aia del 2007 si applica agli obblighi alimentari derivanti da relazioni di famiglia, parentela, matrimonio o affinità, comprese le obbligazioni di mantenimento nei confronti dei genitori
  • Gli Stati che hanno ratificato la Convenzione seguono le norme stabilite per determinare quale legge nazionale deve essere applicata nei casi di obblighi alimentari transnazionali.

In ambito europeo, si applica anche il Regolamento CE n. 4/2009 relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni e alla cooperazione in materia di obbligazioni alimentari. Questo regolamento si occupa di disciplinare la competenza dei tribunali, il riconoscimento delle decisioni giudiziarie e l’esecuzione delle stesse all’interno dell’Unione Europea.

Per stabilire la legge applicabile agli obblighi alimentari, di solito si considera il Regolamento CE n. 593/2008 (Regolamento Roma I), che consente di individuare quale legge nazionale debba applicarsi nei casi di rapporti internazionali, compresi gli obblighi di mantenimento tra figli e genitori.

Quindi, la Convenzione dell’Aia del 2007 e i regolamenti europei (come il Regolamento n. 4/2009 e Roma I) costituiscono i principali strumenti di diritto internazionale per regolare l’obbligo di mantenimento dei genitori a carico dei figli nei casi che coinvolgono più Stati.

Boschetti Studio Legale, con l’ausilio del suo team di avvocati, potrà fornirti un’assistenza di alto livello, competenza e professionalità, per gestire eventuali controversie e garantire che gli obblighi in tema di mantenimento siano rispettati secondo le normative italiane e quelle del Paese di residenza del genitore.

È importante consultare un avvocato per considerare le implicazioni legali civili e penali, anche quando un genitore è residente all’estero, potendo sorgere difficoltà nel recupero delle somme dovute.

Come possiamo aiutarti

Boschetti Studio Legale è a disposizione per fornirti assistenza per le questioni legate al mantenimento dei genitori e alle situazioni in cui i genitori risiedono all’estero.

Grazie alla maturata esperienza nel campo del diritto di internazionale, possiamo aiutarti a superare le complessità legali, garantendo che gli obblighi di mantenimento siano rispettati, a prescindere dalla nazionalità delle parti coinvolte, e dunque anche quando si tratta di mantenimento di genitori all’estero.

Se hai bisogno di una consulenza, contatta lo studio legale per fissare un appuntamento, gli avvocati del nostro team sono pronti ad offrirti soluzioni, supporto e professionalità.

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    Quanto costa un avvocato per il mantenimento dei figli?

    Il costo di un avvocato per il mantenimento dei figli può dipendere da diversi fattori quali la complessità del caso, la durata del procedimento e la sua natura (se contenziosa), la località ove si trovano le parti coinvolte.
    Generalmente, i professionisti stabiliscono tariffe in base alla legge. È importante discutere preventivamente i costi con lo studio legale per avere una precisa idea delle spese da affrontare.

    Cosa fare se il figlio non si vuole occupare del genitore?

    Se un figlio rifiuta di occuparsi del genitore, contravvenendo alla normativa civilistica in merito, può essere necessario valutare l’intervento legale per ottenere il sostegno dovuto, e dunque l’assistenza morale e materiale in favore dei genitori a carico dei figli, presentando un ricorso in tribunale.

    Quando un figlio deve aiutare economicamente un genitore?

    Un figlio ha l’obbligo di aiutare economicamente un genitore quando quest’ultimo non è in grado di provvedere autonomamente alle proprie necessità. Questo dovere è previsto e disciplinato dalla legge italiana, che stabilisce l’obbligo di mantenimento per i parenti prossimi che si trovano in stato di bisogno. L’entità del contributo varia in base alle capacità finanziarie del figlio, nonché alle esigenze del genitore.

    Quali sono gli obblighi di un figlio nei confronti di un genitore anziano?

    Gli obblighi di un figlio nei confronti di un genitore anziano includono il supporto economico, nel caso in cui il genitore fosse in stato di difficoltà finanziaria, e l’assistenza morale e materiale, come previsto dal Codice civile italiano.
    Questo comprende anche il dovere di garantire cure adeguate, specialmente in caso di malattia o incapacità.
    Il mancato rispetto di tali obblighi può portare a conseguenze importanti, anche di natura penale.

    Quando i figli devono aiutare economicamente i genitori?

    I figli hanno l’obbligo di aiutare economicamente i genitori nel caso in cui quest’ultimi non sono in grado di provvedere autonomamente alle proprie necessità. Questo dovere è previsto e disciplinato dal Codice civile italiano, che prevede espressamente l’obbligo di mantenimento per i parenti prossimi che si trovano in stato di difficoltà. L’ammontare del contributo varia in base alle capacità finanziarie del figlio, nonché alle esigenze dei genitori.

    Chi nasce in Italia da genitori stranieri è italiano?

    No, chi nasce in Italia da genitori stranieri non è automaticamente italiano. La cittadinanza italiana si basa principalmente sul principio dello ius sanguinis, cioè il diritto di sangue.
    Tuttavia, un bambino nato in Italia da genitori stranieri può richiedere la cittadinanza al compimento dei 18 anni, se ha risieduto legalmente e ininterrottamente in Italia fino a quel momento.