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Adozione per single in Italia

L’adozione per i single in Italia, pur confinata dalla normativa vigente alle ipotesi delle adozioni “in casi particolari”, ha trovato spazio grazie a significative aperture giurisprudenziali, in ultimo con la sentenza della Corte Costituzionale n. 33 del 21 marzo 2025. Aumentano le possibilità per le persone non sposate di diventare genitori adottivi, sempre nel rispetto del superiore interesse del minore e dei requisiti legali richiesti.

In Italia esiste una netta gerarchia nelle possibilità di accesso all’adozione. Il requisito fondamentale per procedere con un’adozione “piena” resta il matrimonio, con l’ulteriore specificazione che i coniugi devono essere sposati da almeno tre anni. Inoltre, la dichiarazione di idoneità per l’adozione internazionale è riservata esclusivamente alle coppie sposate.

Nello scenario descritto, per quanto riguarda l’adozione per single, le possibilità si riducono ai casi particolari previsti dall’art. 44 della legge 184/1983. Questa norma rappresenta l’unica “finestra” attraverso cui le persone non coniugate possono accedere all’adozione, seppur in circostanze limitate e specificamente definite dalla legge; mentre discorso a parte deve essere fatto per le adozioni di bambini stranieri (adozione internazionale).

Boschetti Studio Legale presta attività di consulenza specializzata per chi desidera intraprendere il percorso dell’adozione da single, sia nazionale che internazionale. Grazie alla nostra esperienza nel diritto internazionale e di famiglia, accompagniamo il cliente in ogni fase: dalla valutazione preliminare nei casi previsti dall’art. 44, alla preparazione della documentazione, fino all’assistenza nei rapporti con il Tribunale dei Minori. Contattaci per una consulenza in studio o da remoto, e valuteremo da vicino il tuo caso.

Quali sono presupposti e i requisiti per adottare un bambino da single

In Italia, l’adozione legittimante, che crea un legame di filiazione simile a quello biologico, è riservata alle coppie sposate, sia per le adozioni nazionali che internazionali. Questa posizione restrittiva dell’ordinamento italiano, che si discosta significativamente da quella di altri paesi europei più aperti all’adozione da parte di single, è stata ulteriormente consolidata dalla Corte Costituzionale, la quale, con l’ordinanza 85/2003, ha sì riaffermato la centralità dell’interesse del minore, ma ha mantenuto l’impostazione tradizionale che vede nella coppia sposata il contesto preferenziale per l’adozione.

Tuttavia, esistono delle eccezioni che consentono anche ai single di adottare un bambino: si parla di quei casi in cui è possibile intraprendere il percorso dell’adozione in casi particolari, prevista dall’art. 44 della legge n. 184 del 1983: tipologia di adozione che non recide completamente i legami con la famiglia d’origine, a differenza dell’adozione legittimante.

Ma quali sono precisamente queste situazioni speciali? La normativa identifica tre scenari principali:

  • L’adozione di persone unite al minore da vincolo di parentela fino al sesto grado o da preesistente rapporto stabile e duraturo, quando il minore sia orfano di padre e di madre; 
  • l’adozione di un minore, orfano, con disabilità;
  • casi in cui l’affidamento preadottivo è impraticabile.

Quest’ultima ipotesi, ossia la disposizione prevista dalla lettera d) dell’art. 44 (“quando vi sia la constatata impossibilità di affidamento preadottivo”) si presenta come una clausola di chiusura pensata dal legislatore al fine di consentire di affrontare situazioni eccezionali con un approccio flessibile. Essa riconosce e valorizza i legami affettivi già esistenti tra l’adottante e il minore, assicurando continuità nelle relazioni. Questo principio è stato ulteriormente rafforzato dalla legge n. 173/2015, che ha sottolineato il diritto del minore alla stabilità affettiva, evidenziando l’importanza di salvaguardare i rapporti che si sono consolidati nel tempo.

La giurisprudenza ha gradualmente ampliato l’ambito di applicazione dell’art. 44, adottando un approccio più inclusivo verso i soggetti non tradizionalmente riconosciuti come adottanti. La Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 17100 del 2019, ha affermato che l’adozione in casi particolari può essere concessa anche a persone singole o a coppie di fatto, purché tale scelta sia conforme all’interesse superiore del minore. Questa sentenza rappresenta un importante precedente giurisprudenziale, poiché apre la strada all’adozione per i single, ampliando l’interpretazione dell’art. 44 della legge 184/1983, che regola l’adozione in casi particolari.

Il caso riguardava l’adozione di un bambino gravemente malato da parte di una donna single di 62 anni, dopo la decadenza della responsabilità genitoriale dei genitori biologici. Questi ultimi aveano contestato la decisione, citando la mancanza del loro consenso e l’eccessiva differenza d’età. La Suprema Corte ha confermato la validità dell’adozione, basandosi sull’articolo 44 della Legge 184/1983, che permette l’adozione speciale in casi particolari senza specifici requisiti soggettivi per gli adottanti. La Corte ha stabilito che l’interesse superiore del minore, rappresentato dal forte legame affettivo con l’adottante, prevale sulle obiezioni formali e sul dissenso dei genitori biologici, giudicati inadeguati al ruolo genitoriale.

Il percorso adottivo per i single è complesso, perché rappresenta, come si è visto, un’eccezione; dunque richiede il supporto di professionisti esperti e competenti. Boschetti Studio Legale, studio di diritto internazionale, grazie al suo team di avvocati esperti in diritto di famiglia può assistervi in questo complesso percorso, fornendovi consulenza legale specializzata e supporto in ogni fase del processo di adozione ai single.

Il nostro compito è dimostrare al Tribunale per i minorenni, che, valutate tutte le circostanze e i requisiti di legge, la giurisprudenza esistente in materia, il single può essere dichiarato idoneo all’adozione. Chiediamo ai giudici di aprire la porta a una possibilità che, pur rappresentando un’eccezione al principio generale che privilegia le coppie sposate, riconosce la complessità delle situazioni umane e la necessità di tutelare sempre l’interesse superiore del minore.

Risolviamo le tue questioni legali di famiglia.

L’adozione di bambini stranieri da parte dei single italiani

Come si è visto, a livello nazionale, adottare un bambino da single è possibile attraverso l’istituto dell'”adozione in casi particolari” (art. 44, legge 184/1983). Questo strumento si rivela fondamentale in specifiche situazioni: quando il single è parente fino al sesto grado del minore, quando esiste un preesistente rapporto stabile e duraturo con il bambino, o nei casi di minori con disabilità. L’evoluzione giurisprudenziale ha progressivamente ampliato l’interpretazione di questi casi, come dimostrato dalla significativa sentenza della Cassazione n. 17100/2019, che ha privilegiato l’interesse del minore come criterio guida fondamentale.

Sul fronte internazionale, una svolta significativa è arrivata nel 2005 con l’ordinanza 347/2005 della Corte Costituzionale, la quale ha stabilito l’ammissibilità dell’adozione internazionale da parte di single nei casi previsti dall’art. 44 della legge 184/1983. La questione era stata sollevata dal Tribunale dei Minorenni di Cagliari, riguardo una single che chiedeva l’idoneità all’adozione di una minore bielorussa. La Corte ha fornito un’interpretazione costituzionalmente orientata, affermando che le norme di protezione valide per i minori italiani devono applicarsi anche agli stranieri. Ha chiarito che l’adozione “in casi particolari” non presenta caratteri di eccezionalità tali da impedirne l’estensione agli stranieri. Questa interpretazione elimina disparità di trattamento tra adozione nazionale e internazionale, aprendo la possibilità di adottare bambini stranieri che, per età, condizioni fisiche o legami affettivi già instaurati, difficilmente troverebbero collocazione nel loro paese d’origine.

Particolarmente innovativa è stata la sentenza del Tribunale per i Minorenni di Roma n. 2233 del 2019, che, convalidando con pieno valore legale le sentenze di adozione pronunciate da due corti straniere, ha riconosciuto con effetti di adozione piena l’adozione di due minori stranieri da parte di un professore universitario single italiano residente in Sudafrica. Questa pronuncia rappresenta un precedente giuridico fondamentale, essendo la prima volta che un tribunale italiano riconosce pienamente gli effetti di un’adozione internazionale da parte di un single, aprendo così nuove prospettive nel panorama giuridico nazionale in materia di adozioni.

L’adozione per il single di un bambino straniero, quindi, è possibile:

  • quando tra la persona non coniugata e il minore straniero orfano di padre e di madre esiste un rapporto stabile e duraturo, preesistente alla morte dei genitori;
  • nel caso di adozione di un minore orfano di padre e di madre, in condizione di handicap ai sensi dell’articolo 3, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
  • nel caso di impossibilità di affidamento preadottivo di un minore, sia per caratteristiche del bambino (età, salute fisica o mentale) che rendono difficile trovare una coppia adatta, sia per l’esistenza di un forte legame affettivo con il single la cui interruzione potrebbe causare danni psicologici al minore.

Anche la Corte d’Appello di Napoli (sentenza n. 145/2018), ha affermato che il metro decisionale per l’adozione in casi particolari è sempre l’interesse prioritario del minore: principio che già ha aperto, e continua ad aprire, nuove chance per l’adozione da parte di single, pur mantenendo le necessarie tutele e garanzie previste dall’ordinamento. Questo bilanciamento tra apertura e cautela caratterizza l’attuale approccio italiano all’adozione da parte dei single, differenziandolo da quello di altri paesi europei come Francia, Spagna e Inghilterra, che presentano normative più permissive.

Boschetti Studio Legale, grazie alla sua profonda esperienza nel diritto di famiglia internazionale e nazionale, offre assistenza specializzata alle persone che desiderano intraprendere il percorso dell’adozione da parte dei single. Il nostro team di esperti può guidarti attraverso entrambe le opzioni disponibili – adozione nazionale e internazionale – fornendo una consulenza personalizzata che tiene conto della tua specifica situazione.

In quali casi una persona che vive sola può adottare un bambino?

L’adozione da parte di persone single è consentita, ma richiede il rispetto di condizioni specifiche ed è prevista solo in situazioni particolari. Sebbene l’adozione legittimante sia tradizionalmente riservata alle coppie sposate, esistono eccezioni che permettono ai single di diventare genitori adottivi.

Una delle possibilità per i single è l’adozione in casi particolari, regolata dalla legge n. 184 del 1983. Questa tipologia di adozione è concepita per tutelare il diritto del minore a crescere in una famiglia, anche quando non è possibile un’adozione legittimante. Può essere applicata in diverse situazioni, ad esempio quando esiste un legame di parentela entro il sesto grado o un rapporto affettivo stabile tra il single e il minore, instaurato prima della morte dei genitori. Inoltre, questa forma di adozione può riguardare minori orfani con disabilità o casi in cui l’affidamento preadottivo è impraticabile, come quando non si trovano coppie idonee a occuparsi del bambino o quando il legame affettivo preesistente con il single è così forte da rendere dannoso interromperlo.

Un passo preliminare spesso necessario è l’affido temporaneo, durante il quale il single ha l’opportunità di creare un legame stabile e profondo con il minore, costruendo così le basi per l’adozione definitiva.

Le adozioni internazionali, oltre a richiedere l’esistenza dei “casi particolari”, presuppongono la compatibilità con l’ordinamento straniero, ossia a cui appartiene il bambino da adottare. È fondamentale, quindi, che il Paese di origine del minore ammetta l’adozione da parte di persone single e che le autorità ritengano che l’adozione da parte del single corrisponda al miglior interesse del minore. In presenza di tali condizioni, l’adozione dichiarata all’estero può essere successivamente riconosciuta anche in Italia. Un esempio significativo è la già citata sentenza del Tribunale per i minorenni di Roma che ha riconosciuto l’adozione di due bambini da parte di un cittadino italiano in Sudafrica.

Nonostante le difficoltà e i tempi spesso lunghi, l’adozione da parte di single, sia nazionale che internazionale, offre una reale possibilità di genitorialità e garantisce ai bambini un futuro sereno in un ambiente familiare adeguato. Per affrontare questo percorso complesso, è consigliabile affidarsi ad avvocati di diritto di famiglia, capaci di fornire supporto legale qualificato. Boschetti Studio Legale, esperto in diritto di famiglia internazionale, può assistervi in questo delicato percorso, mettendo sul campo la professionalità e la competenza del proprio team di avvocati familiaristi.

L’adozione per single negli altri Paesi europei

L’adozione da parte di persone single è una realtà consolidata in molti Paesi europei, sebbene con diverse sfumature nelle normative e nelle procedure. La maggior parte degli Stati membri dell’Unione Europea, insieme a Norvegia e Svizzera, riconoscono ai single la possibilità di adottare, promuovendo il diritto del minore ad una famiglia e valorizzando l’interesse superiore del bambino.

Francia, Germania, Inghilterra e Spagna hanno normative che consentono ai single di adottare, sia a livello nazionale che internazionale.  In Francia, l’adozione da parte di single è possibile sia nella forma “piena”, che interrompe completamente il legame con la famiglia biologica, sia in quella “semplice”, che mantiene alcuni legami con la famiglia d’origine. La Germania, analogamente, permette ai single di adottare, anche tramite la cosiddetta “stepchild adoption”, che consente di adottare il figlio del proprio partner. In Inghilterra, l’adozione da parte di single è una pratica diffusa, con circa il 12% delle adozioni effettuate da persone non coniugate. Anche la Spagna riconosce ai single la possibilità di adottare, equiparandoli alle coppie sposate e ai partner di fatto.

Tuttavia, alcuni Paesi presentano ancora delle restrizioni. In Croazia, ad esempio, l’adozione da parte di single è subordinata ad una valutazione specifica del “best interest of the child”, mentre il Lussemburgo consente solo l’adozione “semplice”, ma non quella “piena”.  Italia, Lituania e Slovacchia, invece, rappresentano un’eccezione nel panorama europeo, non prevedendo esplicitamente la possibilità di adozione per i single.

Sentenza storica della Corte Costituzionale n. 33 del 21 marzo 2025: cosa cambia

Con la recente sentenza n. 33 del 21 marzo 2025, la Corte Costituzionale ha aperto una nuova era per le persone non coniugate che desiderano adottare. La Corte ha infatti dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 29-bis della legge 184/1983 nella parte in cui non includeva i single tra i potenziali adottanti di minori stranieri.

Questa storica decisione riconosce finalmente che anche una persona singola può garantire un ambiente stabile e armonioso, superando la visione tradizionale che limitava l’adozione alle sole coppie sposate.

La Corte ha evidenziato come tale limitazione violasse il diritto alla vita privata e all’autodeterminazione sanciti dagli artt. 2 della Costituzione e 8 della CEDU. Particolarmente significativo è il riconoscimento che l’interesse del minore può essere pienamente tutelato anche in un contesto familiare monoparentale, con la valutazione caso per caso dell’idoneità dell’adottante.

La sentenza pone fine a un divieto assoluto che, nell’attuale contesto giuridico-sociale, non risultava né proporzionale né necessario, soprattutto considerando il calo delle domande di adozione registrato negli ultimi anni. I single dovranno comunque rispettare gli altri requisiti previsti dalla legge, come l’idoneità affettiva ed educativa e l’età adeguata.

Boschetti Studio Legale è già operativo per assistere chi desidera intraprendere questo percorso, prestando consulenza specializzata e supporto in ogni fase della procedura. Dal primo appuntamento informativo fino all’ottenimento del decreto di idoneità e oltre, mettiamo a vostra disposizione la nostra esperienza per trasformare questa nuova opportunità in una realtà concreta per voi e per i minori che attendono una famiglia.

Consulenza legale per l’adozione per i single in Italia

come possiamo aiutarti

L’adozione per i single rappresenta un percorso possibile, ma regolamentato da precise disposizioni normative. Mentre la legge privilegia le coppie sposate per l’adozione legittimante, esistono significative aperture giuridiche anche per i single attraverso l’istituto dell’adozione in casi particolari (legge 184/1983).

Le situazioni in cui un single – ciò vale anche per cittadini stranieri residenti in Italia – può adottare includono: l’esistenza di un rapporto stabile con un minore orfano (formatosi prima della morte dei genitori), l’adozione di minori orfani con disabilità, o casi dove l’affidamento preadottivo risulta impraticabile.

Sul fronte internazionale, l’ordinanza 347/2005 della Corte Costituzionale ha aperto nuove prospettive, consentendo ai single di accedere all’adozione internazionale in casi specifici, analoghi a quelli previsti per l’adozione nazionale.

Il percorso richiede la presentazione della domanda al Tribunale per i Minorenni, che valuta l’idoneità del candidato. Per le adozioni internazionali, è inoltre necessario che il Paese d’origine del minore ammetta l’adozione da parte di single e che le autorità straniere la considerino nell’interesse del bambino.

Boschetti Studio Legale offre consulenza specializzata in questo ambito, accompagnando i clienti in ogni fase del processo, dalla valutazione iniziale fino al completamento dell’adozione. Ecco alcuni esempi di come un nostro avvocato per adozioni può assistere il potenziale genitore adottivo:

  • Analisi del caso specifico: valutiamo la situazione personale del single, considerando fattori come l’età, la stabilità economica, la salute, l’ambiente familiare e sociale, per determinare se sussistono i requisiti per l’adozione e quale percorso sia il più adatto (adozione nazionale in casi particolari o adozione internazionale).
  • Illustrazione del quadro normativo: spieghiamo in dettaglio la normativa italiana in materia di adozione, chiarendo le differenze tra adozione legittimante e adozione in casi particolari, i requisiti necessari per i single, i diritti e i doveri del genitore adottivo.
  • Identificazione del percorso adottivo ideale: in base alla situazione specifica del single, possiamo consigliare se sia più opportuno procedere con l’adozione nazionale o internazionale, considerando i requisiti dei diversi Paesi e le possibilità di successo.
  • Preparazione della documentazione: guidiamo il single nella preparazione di tutta la documentazione necessaria per la domanda di adozione, garantendo che sia completa, corretta e presentata secondo le modalità previste.
  • Rappresentazione legale durante l’iter processuale: rappresentiamo il single di fronte al Tribunale per i minorenni, sostenendo la sua richiesta di adozione e tutelando i suoi diritti.
  • Ottenimento del riconoscimento dell’adozione in Italia: nel caso di adozione internazionale, ci occupiamo di ottenere il riconoscimento del provvedimento di adozione in Italia, garantendo che abbia piena validità giuridica.

In sintesi, il nostro studio legale per adozioni per single, esperto in diritto di famiglia internazionale, può rendere il percorso dell’adozione per i single più chiaro, agevole e sicuro, offrendo supporto legale e pratico in ogni fase del processo.

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    solo su prenotazione
    Giorno: Lunedì – Venerdì
    Orari: 9.00-13.00 / 16.00-20.00

    Come adottare un bambino in Italia da single?

    Per adottare un bambino in Italia da single, bisogna ricorrere all'adozione "in casi particolari", forma di adozione che si applica quando non è possibile l'adozione legittimante, riservata alle coppie sposate. La legge italiana prevede diverse situazioni in cui si può ricorrere all'adozione "in casi particolari" anche per i single, ad esempio quando esiste già un legame affettivo stabile e duraturo tra il single e il minore, oppure quando il bambino ha specifiche esigenze che rendono difficile l'affidamento a una coppia.

    Chi è single può adottare un bambino?

    Sì, una persona single può adottare un bambino in Italia, ma solo in casi specifici previsti dalla legge, come l'adozione "in casi particolari". L'adozione legittimante, che crea un legame di filiazione simile a quello biologico, è generalmente riservata alle coppie sposate.

    In che paese si può adottare da single?

    Francia, Germania, Inghilterra, Spagna e Stati Uniti permettono l'adozione da parte di persone single, con alcune differenze nelle procedure e nei requisiti. Alcuni paesi, come la Croazia, valutano caso per caso l'adozione da parte di single, basandosi sul principio del "miglior interesse del bambino". Italia, Lituania e Slovacchia sono gli unici paesi dell'Unione Europea che non prevedono esplicitamente l'adozione per i single.

    Quanto tempo ci vuole per adottare un bambino straniero?

    I tempi per l'adozione internazionale variano significativamente, mediamente tra i 2 e i 4 anni. Il processo si articola in diverse fasi: quella preliminare (6-12 mesi) per ottenere il decreto di idoneità, la fase intermedia (2-4 mesi) per la preparazione dei documenti, la fase estera (1-3 anni) che dipende dal paese scelto e dalle sue procedure, e infine la fase conclusiva (3-6 mesi) per completare l'iter adottivo.